La facciata che oggi ammiriamo è un rifacimento degli anni Trenta del Novecento. In quegli anni il geometra Alfredo Marchesi studiò un progetto complessivo di revisione dell’intero apparato architettonico che prevedeva il rifacimento della facciata e l’allungamento dell’abside, modificando quindi la pianta della chiesa. Nel 1932 si terminò la facciata che, per intervento della Soprintendenza all’arte di Milano, nei due anni successivi venne nuovamente ritoccata, reintroducendo i motivi decorativi che erano stati tolti durante il rifacimento. Il progetto di allungamento dell’abside invece, in seguito alle difficoltà incontrate con la Soprintendenza dell’epoca e per l’inizio degli eventi bellici, non venne mai realizzato. La facciata è divisa orizzontalmente da cornici che corrono a diversi livelli. Nella parte inferiore, su di un alto zoccolo, si appoggiano due ordini di doppie paraste (finte colonne) che suddividono verticalmente la facciata fino all’incontro, nella parte superiore, con il frontone triangolare.
Il portale settecentesco (al centro è riportata la data del 1719) in marmo bianco, adorna l’ingresso principale della chiesa sopra il quale troneggia il simbolo del sacro cuore raggiato. Le quattro nicchie della facciata sono occupate dalle statue dei quattro evangelisti commissionate dalla Fabbriceria Parrocchiale nel 1931 alla ditta Carlo Comana di Clusone e posizionate al termine dei lavori di rifacimento della facciata. Gli evangelisti sono riconoscibili per mezzo dei segni usati nell’iconografia classica: il toro per San Luca, l’angelo per San Matteo (parte inferiore), il leone per San Marco ed infine, con il volto di un giovinetto e l’aquila, per San Giovanni (parte superiore). Al centro è ben visibile la vetrata con
raffigurata la Madonna Immacolata, realizzata nel 1931 dalla vetreria dei Fratelli Marangoni di Brescia su disegno del pittore seicentesco spagnolo Murillo. Sopra la vetrata contornata da festoni di fiori e frutti, un cartiglio ricorda come l’immagine dell’Immacolata venne posta nel “XV centenario del Concilio di Efeso”, concilio celebrato nel 431 durante il quale i padri conciliari proclamarono Maria quale Madre di Dio.